Incoerenza a 5 stelle

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Apprendo oggi da un post facebook di Luigi di Maio, vice presidente della Camera dei Deputati e dal tweet di Beppe Grillo, che il M5S non voterà il DDL Cirinnà come annunciato in modo compatto, ma lascerà libertà di coscienza, nel segreto dell’urna anche i cinque stelle stanno comodi, quando vogliono.

Niente contro la “libertà di coscienza” stupisce semmai che a farvi ricorso sia il M5S quando fino al 31.01.2016 aveva dichiarato compattamente e pubblicamente che avrebbe votato il DDL Cirinnà purché non fosse stravolto il testo e soprattutto il passaggio sulla Stepchild Adoption. C’era stata anche una votazione online nel 2014 che aveva visto passare il sì per il DDL della Sen. Monica Cirinnà. Eppure sono stati capaci di dire che all’epoca la questione della Stepchild Adoption non c’era: falso!

Cito una fonte non ostile al M5S, il Fatto Quotidiano:

“Se fosse per i rapporti con il Pd”, ha detto in un’intervista al Corriere della Sera il vicepresidente M5s della Camera Luigi Di Maio, “che sono pessimi, il ddl non passerebbe mai, ma noi lo voteremo perché si tratta di una legge giusta. Noi con il Pd non abbiamo fatto nessun accordo, non ci siamo seduti a nessun tavolo. Come è successo per esempio per gli ecoreati, votiamo ciò che riteniamo corretto”. Fondamentale che la legge però non venga toccata: “A noi sembra una buona legge”, ha aggiunto il grillino Alfonso Bonafede, “e così com’è stato fatto con gli ecoreati, anche sulle unioni civili noi voteremo, se la legge rimane quella che per ora è in esame, a favore. Non permetterei mai che un problema politico con il Pd mi impedisse di firmare qualcosa che è giusto firmare. Non abbiamo bisogno di contropartite”

Se devo pensare a un hashtag oggi è #incoerenza5stelle

Il problema è che il M5S è il vero partito della nazione, che mette insieme tutto e il suo contrario, e che, sulla pelle di cittadine e cittadini, ora strizza l’occhio alla destra in vista delle elezioni amministrative. Spero che le elettrici e gli elettori che confidavano in questo voto compatto, LGBTQI o no, che hanno sostenuto il M5S reagiscano e facciano sentire forte la loro voce.

Federico Quadrelli
Segretario PD Berlino e Brandeburgo

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