L’emendamento Lupi alla legge elettorale per la circoscrizione estero contiene alcuni aspetti negativi che a mio avviso dovranno essere modificati.
L’esistenza di una circoscrizione estero ha un senso se la legge elettorale valorizza la questione della rappresentanza.
Introdurre la possibilità per residenti in Italia di essere candidati in un collegio estero, dove non sono mai stati, che non conoscono, di cui non hanno alcuna esperienza, spezza il legame con il territorio. Mancherebbe la capacità di rappresentare le istanze delle comunità che vi si trovano e ha il sapore di un intervento mirato a ri-collocare persone e niente di più.
Concordo in questo senso con quanto scritto già dal Senatore Claudio Micheloni. E con questa nota rispondo al suo appello.
Aggiungo, inoltre, che se passasse realmente questa impostazione, allora esisterebbe anche un elemento di forte iniquità: l’assenza di reciprocità, poiché l’emendamento prevede la possibilità per residenti in Italia di candidarsi all’estero, ma non a residenti all’estero di candidarsi in Italia.
Abbiamo bisogno di una Politica che rimetta al centro gli interessi delle elettrici e degli elettori. In questi anni è venuto meno il senso della rappresentanza. C’è il rischio, concreto, di un ulteriore scollamento che può solo portare ad un ennesimo avvilimento della partecipazione.
Le commissioni stanno ancora lavorando sulle proposte e dunque c’è tempo e modo per intervenire.
Federico Quadrelli
Segretario PD Berlino e Brandeburgo