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Landesparteitag SPD Berlino

Oggi si è tenuto il Landesparteitag della SPD di Berlino che ha discusso di temi importanti e urgenti non solo per la nostra città, ma anche per l’Europa: sicurezza, integrazione, formazione, accoglienza e solidarietà, partecipazione attiva. Una sfida enorme attende la SPD di Berlino in queste prossime elezioni, a settembre 2016.

Il candidato e nuovo Parteivorsitzender della SPD di Berlino è Michael Müller che subentra a Jan Stöß.

Sosterremo con convinzione e forza la SPD in questa battaglia elettorale, per contribuire a migliorare la Politica della città e per dare un segnale a livello europeo. Serve un progetto nuovo di Europa, solidale nella sostanza e non solo nelle parole. Serve una politica nuova, socialdemocratica, che ponga al centro dell’agenda politica dei vari Paesi la giustizia sociale, l’equità e la solidarietà tra popoli.

Noi faremo, nel nostro piccolo, la nostra parte!

Federico Quadrelli
Segretario PD Berlino e Brandeburgo




Incontro con Sylvia-Yvonne Kaufmann

il 29.04.2016 abbiamo incontrato la nostra eurodeputata SPD Sylvia-Yvonne Kaufmann presso il ristorante italiano Grano&Pepe.

Abbiamo avuto una discussione ricca, interessante e molto partecipata su temi complessi come la sicurezza e la lotta al terrorismo, il fenomeno migratorio e la questione della partecipazione politica nella socialdemocrazia europea. Abbiamo affrontato anche temi molto tecnici riguardanti TTIP e CETA così come la questione della modifica dei trattati internazionali.

Un grazie di cuore a Sylvia-Yvonne per essere stata con noi e per la sua disponibilità e competenza. Un grazie anche a chi ha partecipato e al ristorante che ci ha preparato un buffet italiano buonissimo. Un saluto anche a chi non è potuto essere presente per i tanti impegni.

Il nostro impegno va avanti. Fare politica può arricchire davvero sia chi la fa sia chi partecipa. Molto dipende dall’impegno, dalla serietà, dall’onestà e dalla competenza di chi ci rappresenta nelle sedi istituzionali. Sono felice e onorato dell’amicizia con Sylvia-Yvonne Kaufmann e il nostro gruppo PD Berlino.

Avanti tutta, per contribuire al bene di questa città e dell’Europa. Insieme.

Federico Quadrelli
Segretario PD Berlino e Brandeburgo




Celebrazioni del 25 aprile a Berlino

Anche quest’anno abbiamo celebrato la ricorrenza del 25 aprile assieme all’AG Carlo Levi e alle amiche e agli amici tedeschi.

La domanda che molti si chiedono è “perché?”. Celebrare la festa del 25 aprile è un’occasione per ricordare quanti sono morti combattendo per la nostra libertà. Abbiamo la responsabilità di tenere viva la memoria. Di non dimenticare e di non permettere che le nuove generazioni diano per scontato quanto hanno. La libertà non è stata data una volta per sempre. Ogni giorno dobbiamo essere testimoni di quel sacrificio e lottare affinché nuove forme di fascismo non riemergano.

L’Europa vive un momento difficile. In Germania come in Polonia, in Ungheria come in Francia, in Italia come in Austria. Movimenti di destra, xenofobi, euroscettici e nazionalisti risorgono. La battaglia non è finita. La democrazia va preservata.

La sfida è immensa. La posta in gioco vitale. Non possiamo indietreggiare di un passo. Dobbiamo lottare per mantenere la pace e la libertà che ci sono state donate. Si tratta di un obbligo verso il passato e di una responsabilità per il futuro.

Celebrare questa ricorrenza, oggi, assieme alla comunità tedesca dà la misura di quanto è stato fatto. La strada è quella giusta. E ora tutti insieme dobbiamo stringerci ancora più forte per creare quell’Europa di pace, sicurezza e libertà, per tutte e tutti.

Buon 25 aprile!

Federico Quadrelli
Segretario PD Berlino e Brandeburgo




PD Berlino LGBTQI: un gruppo di lavoro per i diritti di tutti

Nascasce a Berlino all’interno del circolo PD Berlino e Brandeburgo il gruppo LGBTQI, proprio nel momento in cui nel nostro paese viene emanata una legge, seppur modificata per difetto, porta una ventata di diritti e riconoscimenti che da tempo aspettavamo.

L’intento è quello di informare e di informarci per collaborare con i nostri eletti su un dibattito politico che sia sempre aperto, che modifichi, emendi, sviluppi (e talvolta tagli) leggi approvate o che seguono l’iter parlamentare, in nome dei diritti e di una apertura culturale e moderna dell’Italia.

Filippo Matteini (Coordinatore)




Quale futuro per la relazione tra il PD ed il Partito socialista italiano?

La velocità del Governo Renzi e della sua narrazione non ha precedenti in Italia, e forse per questo le elezioni del 2013 e la coalizione Italia Bene Comune sembrano cosi’ lontane nel tempo che quasi le abbiamo dimenticate.
Pero’ Bersani non dice qualcosa di infondato, in vero, quando ricorda a Renzi che l’attuale Governo si regge sui voti parlamentari usciti dalle elezioni del 2013. Più qualche altro appoggio sopravvenuto e necessario.
E’ infatti con l’allora segretario Bersani che il PSI di Riccardo Nencini aveva stretto un’alleanza elettorale, assieme a SEL di Nichi Vendola, per fronteggiare la destra e l’arrembante Grillo.
Sappiamo come finì, il PD di Bersani non vinse e non convinse, Grillo fece un’exploit mai visto prima nella Seconda Repubblica, ma neanche nella prima in vero, e Berlusconi poté dire di non aver poi perso cosi’ malamente.

Un pareggio che mise di nuovo tutto nelle mani del Presidente della Repubblica che, soprattutto spaventato dalla crescita improvvisa del movimento antisistema di Grillo, individuò in Letta il Premier di garanzia, sostenuto in modo bipartisan sulla scia delle Grande Coalizioni europee tese a fronteggiare il pericolo di partiti nati sulla rabbia e sull’emotività.

Il Partito Socialista Italiano non si tirò indietro e, con senso di responsabilità e facendo fede all’originario patto stretto con il PD, Italia Bene Comune, votò la fiducia al Governo Letta, seppur non partecipando al Governo.

Sappiamo poi che ci fu un avvicendamento alla Segreteria del PD con Renzi che, vincendo le primarie, sostituì il non perdente Bersani e, di li a poco, sostituì a Palazzo Chigi l’ancora fresco Premier Letta.

Il Partito Socialista Italiano individuò in Renzi la spinta riformista che costituisce il DNA del socialismo liberale italiano e votò senza dubbio alcuno la fiducia al Governo Renzi, di cui entrò a far parte con il suo Segretario Riccardo Nencini in qualità di Viceministro alle Infrastrutture, incarico ancora ricoperto.

Renzi ridusse le distanze tra PD e PSI quando decise di traghettare il PD nel PSE – Partito del Socialismo Europeo, filone ideologico politico socialista democratico incardinato nella storia d’Europa e nel Parlamento Europeo.

Volori come giustizia sociale, liberalismo, stato di diritto, diritti civili, crescita economica, stato sociale, meritocrazia costituiscono le fondamenta del socialismo europeo e li ritroviamo nella storia del socialismo italiano dapprima, da Turati a Rosselli a Matteotti da Nenni a Pertini e Craxi, e nel PD di Renzi oggi.
Un PD che ha trovato una sua identità italiana nella velocità e nel riformismo renziano ed una sua identità europea nell’adesione al PSE a Bruxelles.

Il supporto del PSI al Governo Renzi è fondato sulla condivisione dell’analisi della realtà italiana, bloccata da corporativismi, lentezze burocratiche e conflittualità endemica, e sulla proposizione di soluzioni pragmatiche ed ambiziose, all’altezza di un grande paese con una grande potenzialità.

A cosa serve il piccolo PSI accanto al grande e forte PD é la domanda che sorge spontanea.

La qualità del pensiero socialista italiano, riformista e liberale dai tempi di Nenni, è stata per anni il software della sinistra italiana divisa nei due assi della Guerra Fredda, ed ancora oggi può offrire idee e passione per affrontare e vincere, in Italia ed in Europa, la sfida riformista contro gli euroscettici, contro i conservatori, contro le forze antidemocratiche che rischiano di affossare la civiltà europea, lo stato di diritto europeo ed il progetto stesso di Europa.

La storia del socialismo italiano, parte importante della storia della sinistra italiana assieme al partito comunista italiano ed alla sinistra democratico cristiana, è una storia di oltre un secolo, ha promosso i progetti cooperativi di fine ‘800, le rivendicazioni elettorali di inizio ‘900, la lotta contro il fascismo, la nascita della Repubblica e della Democrazia del secondo dopoguerra, le rivendicazioni sindacali e lo Statuto dei Lavoratori, le riforme della sanità e della scuola pubblica, i diritti civili e le battaglie referendarie, le riforme pre-blairiane degli anni ’80, la condivisione dei valori di libertà della NATO nel corso della Guerra Fredda a sostegno dei popoli oppressi dell’Est europa, il progetto dell’Ulivo.

Una grande storia che ha rischiato di finire nel biennio del ’92 assieme alla tragedia giudiziario – istituzionale della fine della Prima Repubblica.

Il PSI non si è estinto e con fatica coraggio e passione ha ripreso il suo cammino di giustizia sociale e libertà, su gambe nuove, affianco al Partito Democratico per riportare l’Italia a standard di vita europei, per produrre posti di lavoro, per fermare l’emigrazione dei giovani laureati e non che scappano dall’Italia a cercare lavori all’estero, per regolamentare le relazioni industriali in modo giusto consentendo ai lavoratori di partecipare alle imprese presso cui lavorano con sistemi di cogestione (Mitbestimmung), per ridare dignità alle tante partite iva con l’acqua alla gola, per tornare a credere nella meritocrazia, nelle capacità degli italiani, nel sud del paese e nello Stato.

Leonardo Scimmi
Coordinatore PSI Europa




Marzo: un mese dedicato alle donne

Per il Circolo PD Berlino e Brandeburgo Marzo è stato il mese delle donne. Un mese dedicato, con iniziative e commenti, al ruolo della donna nella vita politica e sociale.

In questo percorso si inseriscono quindi i due eventi organizzati rispettivamente il 17 marzo 2016, Stammtisch “Donne, Politica e Società” e il 31.03.2016, presentazione e discussione del libro “Donne Mobili: Die Frauenmigration von Italien nach Deutschland“, con la prof.ssa Lisa Mazzi, autrice del libro e Presidente del gruppo ReteDonne e.V. di Berlino. Ma anche l’articolo di Laura Anna Ciaccio, Tesoriere del PD Berlino, pubblicato sul nostro giornale online #agoràBerlino, dedicato al Jobsact e all’occupazione femminile.

Per concretizzare questo impegno si è costituito il gruppo di lavoro Donne PD Berlino. Una sorta di AG che avrà il compito di promuovere iniziative culturali, politiche e informative sulle questioni relative, appunto, al ruolo della donna nella società e nella politica.

Il gruppo sarà coordinato da Laura Anna Ciaccio assieme ad iscritte ed iscritti così come alle/ai simpatizzanti e a tutte e tutti coloro che intendono dare un loro contributo su questo tema. Avete capito bene: anche gli uomini sono invitati a partecipare!

Il nostro lavoro continua, sempre più intenso e ricco di sfide. Date anche voi il vostro contributo, partecipate!

Federico Quadrelli
Segretario PD Berlino e Brandeburgo




21.03.2016 – Giornata in memoria delle vittime innocenti delle Mafie

Oggi si celebra la giornata in memoria delle vittime innocenti delle Mafie. Una giornata importante per ricordare al nostro Paese, alla società e alla Politica, che la lotta contro la criminalità mafiosa deve continuare con maggiore determinazione e forza.

La criminalità mafiosa continua a rafforzarsi e ad espandersi. Abbiamo bisogno di un impegno concreto che vada oltre i confini nazionali: l’Europa ha davanti a se tante sfide, importanti e urgenti, la lotta contro le mafie è una priorità non solo italiana ma europea. Siamo ancora lontani dalla realizzazione di quello spazio di libertà, sicurezza e diritti per tutte le cittadine e tutti i cittadini europei.

Che questa giornata sia di monito per tutti. Non possiamo restare a guardare e l’Europa deve fare lo sforzo necessario affinché questo tema diventi appunto europeo. Le mafie sono una minaccia concreta e sempre attuale alla nostra libertà e alla nostra sicurezza.

Federico
Segretario PD Berlino e Brandeburgo




Ritirata la medaglia all’ex SS Kusterer

Care iscritte e cari iscritti,
care e cari simpatizzanti,

sono molto felice di scrivere questo comunicato. Il sindaco di Engelsbrand, Bastian Rosenau, ha ritirato la medaglia che era stata conferita al loro concittadino Wilhelm Kusterer .

Di seguito il comunicato del Sindaco:
http://www.engelsbrand.de/index.cfm?fuseaction=rathaus&rubrik=rathausnachrichten&id=622

Questo risultato è importante poiché è l’esito di un impegno comune tra comunità tedesca ed italiana. Ciascuno di noi si è impegnato, facendo sentire la propria voce, assieme alle nostre rappresentanti e ai nostri rappresentanti PD ed SPD, affinché la memoria delle centinaia di vittime innocenti dei massacri di Fivizzano e Marzabotto, fosse difesa.

Oggi è un buona giornata!

Federico Quadrelli
Segretario PD Berlino e Brandeburgo




Verdini incompatibile con il PD

Denis Verdini ha dichiarato che intende sostenere Beppe Sala a Milano e Roberto Giachetti a Roma, faccia pure se vuole, come libero cittadino ne ha facoltà, e così tutte e tutti coloro che vorranno dare il loro voto libero al candidato che preferiscono, ma non si aspetti niente in cambio: l’accesso al PD è sbarrato e sarà bene che i vertici del PD, compresi Sala e Giachetti, dicano chiaramente che una persona con la storia di Verdini è incompatibile con tutto ciò che il PD è e vuole rappresentare.

Federico Quadrelli
Segretario PD Berlino e Brandeburgo




Lettera del Circolo PD Berlino e Brandeburgo sulle Adozioni

A seguito della discussione e approvazione del DDL 2081, anche noto come DDL Cirinnà, e successive modificazioni, riteniamo, come gruppo del Partito Democratico di Berlino e Brandeburgo, che sia ad oggi necessario affrontare una riforma coraggiosa in materia di adozioni affinché vengano superate le ambiguità e le discriminazioni a danno, soprattutto, dei figli di persone omosessuali.

Riteniamo fondamentale che venga posto come primario obiettivo della discussione che si andrà a fare quello del superiore interesse del minore così come sancito all’art.3 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia del 1989, ratificata dal Parlamento italiano già nel 1991.  È  fondamentale affermare che l’adozione non è un diritto della coppia, bensì un diritto del minore ad avere qualcuno che possa provvedere a loro in termini economici, ma soprattutto in termini affettivo-educativi,  garantendone lo sviluppo pieno della personalità e delle attitudini naturali in tutta la loro potenzialità, per dare concretezza all’art.2 (principio di non discriminazione), all’art.6 (diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo) e all’art.12 (ascolto del minore in tutti i processi che lo riguardano) della Convenzione ONU del 1989.

Nel Paese che ci ospita, per esempio, è già stata votata dal Bundestag, a seguito della pronuncia della Corte Costituzionale, una norma che regolamenta le adozioni anche per le coppie omosessuali, nel 2005. Tale normativa prevede la possibilità dell’adozione del figlio del/della partner (Stepchild Adoption), ma la legge tedesca prevede anche la possibilità di adozione da parte di singoli, siano essi omosessuali od eterosessuali. Il criterio di valutazione è infatti il benessere del minore, il superiore interesse, come già detto. Nel nostro Paese esistono già situazioni particolari in cui i giudici si trovano a decidere l’affido a persone omosessuali e/o single. La Politica deve essere capace di vedere le trasformazioni in seno alla società e intervenire per regolamentare e tutelare i propri cittadini, specialmente i minori. Si tratta di garantire ciò che viene definito “continuità affettiva” per esempio per evitare che i minori vivano momenti di disagio e di frattura emotiva.

Nell’ottica dell’estensione dei diritti, a tutela dei minori, alcuni stati europei, come quelli scandinavi e più recentemente Spagna e Francia, hanno raggiunto un livello molto avanzato, molto superiore a quello tedesco. Considerando le enormi difficoltà che si riscontrano nel nostro Paese, a livello di discussione parlamentare, riteniamo che il modello tedesco possa essere un riferimento importante e un compromesso accettabile da un’ampia rappresentanza politica, ma allo stesso tempo un passo in avanti fondamentale per andare a colmare quel “buco al cuore” di cui ha parlato la Sen. Monica Cirinnà nel suo intervento conclusivo prima del voto di fiducia.

Come circolo PD all’estero riteniamo di poter contribuire in modo importante a questa discussione attraverso ricerche, analisi, traduzioni e l’organizzazione di incontri con i referenti tedeschi, soprattutto SPD, che in passato hanno già affrontato la materia in oggetto e che oggi si trovano a discutere di come fare ulteriori passi in avanti.

In conclusione auspichiamo che questo tema venga discusso seriamente e al più presto, poiché ad oggi esistono situazioni discriminatorie inaccettabili a danno di minori e lo Stato ha il dovere di intervenire laicamente affinché ciascun bambino sia tutelato, sempre in osservanza del principio di non discriminazione dell’art.2 che, è bene ricordarlo, esplicita l’obbligo dello Stato di intervenire affinché il bambino risulti “effettivamente tutelato contro ogni forma di discriminazione o di sanzione motivate dalla condizione sociale, dalle attività, opinioni professate o convinzioni dei suoi genitori, dei suoi rappresentanti legali o dei suoi familiari”.

Rinnovando la nostra disponibilità e volontà di collaborazione porgiamo distinti saluti.

Circolo PD Berlino e Brandeburgo

 

Doc. Originale: Lettera_PD_Berlino_alla_Commissione_Infanzia_Adolescenza