Berlino vara la legge contro le discriminazioni. Intervista a Clara West, Vicepresidente del gruppo SPD all’Abgeordnetenhaus
Viene riportata la traduzione in italiano dell’intervista. Clicca qui per la versione in entrambe le lingue (originale tedesco e traduzione italiana).
(1) Berlino ora ha una legge statale (a livello di Land) contro le discriminazioni, di cosa si tratta?
Fondamentalmente, dovrebbe contribuire a garantire che nessuno sia discriminato sulla base dell’origine etnica, del sesso, di una descrizione razzista o antisemita, della religione e delle convinzioni personali, della disabilità, dell’età, della lingua, dell’identità sessuale e di genere, di malattie croniche o dello stato sociale. Finora esisteva solo la “Legge generale sulla parità di trattamento” (AGG), una legge federale che prevede una protezione corrispondente solo nei rapporti giuridici privati e nella vita lavorativa. A ciò si aggiunge ora la legge statale contro la discriminazione (LADG), che consente di chiedere il risarcimento dei danni contro lo Stato di Berlino in caso di discriminazione da parte delle autorità.
(2) Perché era necessaria? Berlino non è la città più aperta della Germania?
Anche una città liberale come Berlino non è mai “libera dalla discriminazione”. Gli atteggiamenti che portano alla discriminazione sono in definitiva in tutti noi. La differenza sta poi nel modo in cui tutti noi la affrontiamo e nelle opportunità che le vittime di discriminazione hanno di agire contro di essa.
(3) Quali sono le questioni fondamentali di questa legge?
Le persone che sono discriminate hanno ora maggiori possibilità di tutela legale e possono quindi far valere meglio i loro diritti. Esiste una richiesta di risarcimento danni e d’indennizzo senza colpa nei confronti del Land. Poiché la discriminazione è di solito molto difficile da provare, le prove vengono fornite mediante l’accertamento dei fatti, ossia se la persona interessata può dimostrare in modo credibile di essere stata discriminata, l’autorità competente deve giustificarsi ed è obbligata a confutare l’accusa. Inoltre, le associazioni riconosciute contro la discriminazione hanno il diritto d’intentare azioni collettive ed è stato istituito un ufficio del difensore civico. Non vi è alcuna responsabilità personale degli agenti di polizia o di altri dipendenti delle autorità, lo Stato è sempre responsabile.
(4) Come possiamo rendere Berlino più tollerante e solidale?
Naturalmente, la legge antidiscriminazioni da sola non risolverà il problema. È importante che ci siano questi progressi della politica, ma: la tolleranza e la solidarietà non possono essere semplicemente decise, ma fanno parte di una buona cooperazione alla quale ognuno di noi contribuisce. Questo inizia sempre da noi stessi, per esempio riconoscendo che nessuno è perfetto e che la tolleranza ha qualcosa a che fare con l’autoriflessione. E inoltre, che si comprenda che la nostra libertà individuale è sempre legata alla libertà del nostro prossimo.