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Il Primo maggio a Berlino

Perché celebriamo il Lavoro con una festività? Perché ogni anno centinaia di migliaia di persone si riversano nelle strade di decine e decine di città?

Perché il lavoro è ciò che ci consente di vivere una vita qualitativamente diversa. Perché il lavoro è ciò che dà dignità alla persona: attraverso la fatica del proprio lavoro, l’uomo dà un senso al suo essere nel mondo.

Dopotutto, Il lavoro è una componente essenziale dell’identità sociale di un individuo. Il lavoro incide profondamente sulla vita delle persone: solo con un buon lavoro e con una giusta retribuzione una persona può costruirsi una vita dignitosa. Per questo è bello che nella nostra Costituzione tale principio sia addirittura esplicitato nel primo articolo:

L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro

Di contro, quindi, la disoccupazione è la piaga da combattere con ogni mezzo. Poiché essa non procura solo l’impoverimento monetario degli individui, delle famiglie e dunque della collettività, bensì anche un danno all’identità sociale e al proprio sistema di valori.

Come Socialisti e Democratici abbiamo l’obbligo di lottare con forza affinché il lavoro non venga reso strumento di oppressione anziché di emancipazione. Abbiamo l’obbligo di lottare non per un lavoro qualsiasi a qualsiasi retribuzione, ma per un lavoro di qualità, che rispetti le capacità e le competenze delle persone e che sia in grado di garantire ad esse la libertà dal bisogno.

Buon primo maggio!

Federico Quadrelli

Segretario Circolo PD Berlino




Speranza e lotta per la legalità nel discorso del nuovo Presidente della Repubblica

Oggi, 3 febbraio 2015, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inaugurato il suo settennato. Il discorso pronunciato al Parlamento e ai delegati regionali era un discorso rivolto alla nazione. Il Presidente ha parlato a ciascuno di noi. Le parole scelte sono state significative, importanti e molto chiare.

Alcuni dei passaggi del discorso meritano, secondo me, una particolare attenzione. Parte dell’intervento è dedicato a spiegare, magistralmente, cosa significa “rispettare” e “garantire” la Costituzione. Il Presidente dice che “la garanzia più forte della Costituzione consiste nella sua applicazione, nel viverla giorno per giorno” nel fare tutto il possibile affinché i diritti vengano realmente protetti e garantiti, a tutti. Cita i diritti al lavoro, all’istruzione, alla libertà religiosa e alla sicurezza. Una parte importante è rivolta ai giovani, alle loro speranze tradite e alla paura del futuro. Invita i parlamentari più giovani a portare avanti il loro lavoro con serietà, perché rappresentano tutte le speranze e le ansie della loro generazione. Non mancano le parole per la nostra storia non troppo lontana: la resistenza. Il valore della memoria, del rispetto e dell’impegno che dobbiamo ogni giorno rinnovare per difendere questa democrazia, che ricorda non è data una volta per sempre, ma deve essere protetta e rinnovata.

Un altro tema importante, per me assolutamente irrinunciabile, è la questione della legalità. Nelle parole del Presidente: “difendere la Costituzione significa affermare il senso di legalità, la lotta alla mafia e alla corruzione sono priorità assolute. La corruzione ha raggiunto un livello inaccettabile. Divora risorse che potrebbero essere destinate ai cittadini. Impedisce la corretta esplicazione delle regole del mercato. Favorisce le consorterie e penalizza gli onesti e i capaci”. Si sentiva il bisogno, finalmente, di un riferimento chiaro e forte, alla lotta per la legalità e contro ogni forma di corruzione. E naturalmente, per la sua storia personale e professionale, non poteva mancare l’invito ad una battaglia senza remore alla Mafia e a tutte le sue declinazioni. Ma per fare questo, per affermare il principio di legalità e battere la criminalità organizzata così come la corruzione, serve “una moltitudine di persone oneste, competenti, tenaci” ma anche “una dirigenza politica e amministrativa capaci di compiere il proprio dovere”.

Parole forti, dette con serenità e voce tranquilla. Ma sono macigni che ci colpiscono in pieno, se pensiamo alle vicende di Venezia, Roma, Milano, Liguria e recentemente dell’Emilia Romagna. Non possiamo non agire, non possiamo non prendere in mano le sorti di questo Paese, partendo da noi stessi, partendo da una radicale ristrutturazione del nostro partito e del tessuto che lo circonda.

La democrazia ha un costo e non sopravvive di per sé. L’impegno di ciascuno di noi è indispensabile al conseguimento del successo collettivo. E mi è piaciuto molto il riferimento, passato quasi inascoltato, che per far valere il principio di legalità e per poter spingere il Paese fuori dalla palude (quella economica e sociale!) è necessario che ciascun suo membro della collettività partecipi al sostentamento della stessa. Un chiaro monito ai comportamenti scorretti e troppo diffusi dell’evasione fiscale e dell’elusione. Questo è ciò che ci ho letto e questo vado ripetendo da tempo: per una vera battaglia per la legalità, non basta lottare contro la mafia e contro le altre organizzazioni a stampo mafioso, serve intervenire sul comportamento civico degli italiani e delle italiane, serve diffondere, per usare le parole di Nando dalla Chiesa, conoscenza e consapevolezza.

Infine, come non apprezzare, da italiano all’estero, il riferimento chiaro e forte al valore dell’Europa unita? All’importanza dell’integrazione e della solidarietà. Come non apprezzare la connessione fatta tra bisogno dell’accoglienza per le comunità straniere in Italia e il saluto alle comunità di italiani all’estero? Questo ci fa ben sperare. Nelle parole del Presidente: “nella nuova Europa l’Italia ha trovato l’affermazione della sua sovranità; un approdo sicuro ma soprattutto un luogo da cui ripartire per vincere le sfide globali. L’Unione Europea rappresenta oggi, ancora una volta, una frontiera di speranza e la prospettiva di una vera Unione politica va rilanciata, senza indugio.”

Faccio i miei migliori auguri di buon lavoro al nuovo Presidente della Repubblica.  Nella sincera speranza che possa concretizzare, con il suo ruolo di arbitro, quanto affermato in questo discorso di apertura del settennato. Confido nella sua competenza e nel suo rigore. Spero che sia intransigente arbitro e giudice, capace di affermare i diritti di tutti e di perseguire con limpidezza il benessere di tutta la nostra comunità. Nei confini d’Italia e al di fuori di essi.

Federico Quadrelli

Segretario Circolo PD Berlino&Brandeburgo

Link al testo integrale del discorso del Presidente Mattarella: >> clicca qua <<

Link al video del discorso del Presidente Mattarella: >> clicca qua <<




Una festa del primo maggio davvero europea!

La festa del lavoro, una celebrazione importante che riunisce ogni anno migliaia di persone per celebrare i diritti e la libertà. Il lavoro è dignità ed è nostro dovere ricordarlo a chi, un po’ ovunque, cerca di farcelo dimenticare.

Per la prima volta il Partito Democratico ha partecipato come membro del Partito Socialista Europeo alla manifestazione di Berlino. Per la prima volta la bandiera del PD era assieme a quella degli altri partiti della famiglia socialista europea. Abbiamo sfilato con la candidata SPD di Berlino, Sylvia-Yvonne Kaufmann e con altri esponenti della SPD locale come Jan Stöß, Cansel Kiziltepe e Dilek Kolat.

Le forze di estrema destra stanno avanzando in modo allarmante ovunque. In Germania, come ha ricordato oggi la candidata Kaufmann alle varie iniziative a cui abbiamo presenziato, non c’è uno sbarramento e i partiti come l’NPD possono entrare nel Parlamento Europeo anche con una percentuale bassa. I neo-nazisti non devono entrare nel Parlamento Europeo, non possiamo permetterlo. Ma il nostro impegno non si limita a questo, è imperativo arginare le forze di destra, euroscettiche e populiste, come AfD in Germania, FN in Francia, FI e M5S in Italia.

Per dare un significato più forte a questa campagna elettorale abbiamo partecipato assieme alla SPD agli incontri nei vari Bezirk. Con noi anche attivisti PES del PSOE spagnolo, del Parti Socialiste (PS) francese, del Socialistische Partij (SP) olandese, del Sozialistisce Arbeiterpartei (SAP) svedese e dell’Arbeiterpartei norvegese (AB).

Questo primo maggio è stato un primo maggio davvero europeo. Il nostro impegno per un’Europa migliore, solidale e sociale che restituisca dignità al lavoro e che ridia speranza a un’intera generazione. Insieme per Martin Schulz Presidente della Commissione Europea, per una vera Europa Unita, contro ogni populismo e contro ogni deriva nazional-fascista post-moderna.

Federico Quadrelli

Presidente Circolo PD Berlino