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A cena con Sylvia-Yvonne Kaufmann

Il 27 novembre abbiamo partecipato a una serata dedicata all’Europa e organizzata da Sylvia-Yvonne Kaufmann, la nostra eurodeputata (SPD).

Abbiamo accettato volentieri l’invito e abbiamo discusso insieme a compagne e compagni dell’SPD, del PS e del Labour Party, del futuro dell’Europa: dalla questione dei rifugiati al TTIP, dal ruolo dell’Europa nei conflitti in medio-oriente al percorso di integrazione politico-economica dell’Unione.

Una serata interessante, ricca di spunti e piena di voglia di fare.

Federico Quadrelli
Segretario PD Berlino e Brandeburgo




Incontro con il Finanzsenator Matthias Kollatz-Ahnen

Partecipare alla vita della città significa anche confrontarsi con i problemi locali. Berlino è una capitale europea con oltre 3,5 milioni di persone e ben 500.000 stranieri. Una città complessa per la sua storia e per le tensioni sociali che l’attraversano.

All’incontro organizzato da alcuni ragazzi dell’SPD ho incontrato il Finanzsenator  Dr. Matthias Kollatz-Ahnen e discusso di alcune questioni urgenti della città: il problema degli affitti, il tema dei rifugiati, il forte debito del Land Berlin (circa 60 miliardi di euro), gli appartamenti per studenti e incapienti, la riqualificazione di intere aree urbane.

Anche in questa occasione il PD Berlino era presente per costruire nuove relazioni e dare un contributo, almeno di idee, allo sviluppo della nostra città.

Federico Quadrelli
Segretario Circolo PD Berlino e Brandeburgo




Incontro con Dr. Timo Lochocki

Il 16 aprile 2015 abbiamo incontrato il Dr. Timo Lochocki, Politilogo della Humboldt Universität zu Berlin, che ci ha parlato del concetto di “Rechtsextremismus vs Rechtspopulismus“.

Due concetti che possono apparire sovrapponibili o sinonimi, ma che non lo sono. Il Circolo PD Berlino ha così approfondito con un esperto un tema molto attuale. Abbiamo discusso di NDP e AfD in Germania, di Pegida e dei movimenti populisti e di destra in altri Paesi europei, come in Italia e Francia.

Interessante è stata anche l’analisi che ha messo in evidenza come questi movimenti non si generino normalmente in periodi di crisi o di impoverimento, quanto piuttosto nei momenti di benessere e di espansione. Un paradosso e una constatazione che abbatte uno stereotipo che troppo spesso le sinistre hanno.

Un momento di formazione politica davvero interessante che entra a far parte del nostro bagaglio culturale e politico.

Per maggiori informazioni sul lavoro del Dr. Timo Lochochi si possono consultare i seguenti link:

wer wählt die Rechspopulisten und warum? (2014)

AfD im Dilemma (2015)




L’8 marzo a Berlino con Sylvia-Yvonne Kaufmann

Articolo tratto dal sito pdgermania.de

L’evento dell’8 marzo è conosciuto come la festa internazionale delle donne. In questa occasione la donna viene celebrata, vengono denunciate le disparità che esistono nella società e gli uomini, di norma, si limitano a regalare un mazzo di mimosa all’amica, alla moglie o alla fidanzata, credendo così di aver assolto al loro dovere.

Finita la festa, la routine torna quella di sempre e, anno dopo anno, le cose non cambiano. L’errore è di concepire l’8 marzo non come un giorno di denuncia e di critica al sistema di cui facciamo parte, bensì una festicciola glamour in cui molte donne (diciamo la verità) gioiscono nel dire “è il mio giorno!” e molti uomini si sentono “in obbligo” di fare qualche cosa di carino: “massì, oggi è il loro giorno…” con un approccio, ancora una volta, fortemente maschilista.

Il problema, però, non è universale. Se in Italia la struttura patriarcale è ancora forte e dominante, come sostengono sociologi e psicologi, altrove le cose sono assai diverse.  Per la prima volta, infatti, ho assistito ad una manifestazione dedicata alle donne, dove la donna non era affatto “celebrata”, dove non c’erano mimose e dove, udite udite, la presenza di ragazzi e uomini era grandissima.

Alla festa della donna, a Berlino, ho partecipato su invito della SPD e assieme alla capolista per le elezioni europee Sylvia-Yvonne Kaufmann. Abbiamo preso parte al corteo che da Gesundbrunnen ha raggiunto Rosa Luxemburg Platz, circa 1 ora e 30 minuti di marcia, con musica e balli.

La cosa che più mi ha colpito è stata  la fortissima presenza di uomini, giovani e meno giovani, dimostrando che altrove la “questione femminile” è anche una “questione maschile“. Sì, perché quando si parla di parità non è possibile immaginare che la discussione includa solo le donne. Senza la controparte, gli uomini, non è possibile affrontate i temi della disuguaglianza di genere nel lavoro, nell’educazione e nella vita quotidiana.

Al corteo, inoltre, erano presenti donne e uomini di nazionalità diverse. Un gruppo mi ha particolarmente colpito, quello delle donne col velo che manifestavano accompagnate dai propri mariti e passeggini a seguito. Anche in questo caso, grande stupore e gioia.

La questione maschile è dunque il vero nodo da sciogliere. Il punto è come gli uomini si rapportano con le donne, ma soprattutto, come essi si rapportano con se stessi.

Solo con la consapevolezza che i problemi delle donne riguardano anche gli uomini, si può pensare di poter intervenire concretamente sulle disuguaglianze che ancora caratterizzano il nostro Paese, e soprattutto è importante che le donne stesse acquistino coscienza di questo fatto.

Allora, un buon otto marzo a tutte le donne e a tutti gli uomini.

Federico Quadrelli

Presidente Circolo PD Berlino